Blog architettura

Idee e innovazione architettonica, esperienze burocratiche e tutto quanto gira attorno al pianeta architettura dai più piccoli interventi alle architetture che cambiano e modificano pesantemente il paesaggio e l'ambiente in cui viviamo.

martedì 12 dicembre 2006

Architetture contadine liguri

Nel piano paesistico della Regione Liguria è stato scritto e detto molto rispetto a quelle che sono le caratteristiche architetture che si sono sviluppate sul territorio. In particolare poi le varie province hanno legiferato e impostato criteri atti a stabilire quello che era lecito costruire (dal punto di vista estetico) nei territori soggetti a vincolo ambientale e paesistico. In genere questi territori soggetti a tutela sono essenzialmente parti del territorio agricolo e verde in cui con i vecchi piani regolatori era ancora possibile costruire nuovi edifici. gli ultimi sviluppi di tali costruzioni sono sotto gli occhi di tutti. Ovunque sono sorti cubetti con tetti a due falde con intonaci tinta pastello (rosa, rossi e verdini,al limite ocra) con finestrine e persiane alla genovese rigorosamente verdi.
Su questa tipologia costruttiva, mi sento pienamente di dissentire anche perché non era assolutamente quella della casa contadina ligure. C'è stata una grossa mistificazione storica. Gli architetti dell'establishment pubblico hanno deciso, in barba alle consuetudini che vedevano nell' aggregarsi di volumi addizionali, nell'utilizzo della muratura in pietra, nell'utilizzo di battenti in legno lasciati per lo più nella loro tinta naturale, che la classica architettura ligure era solo e sempre quella della costa o del villaggio di pescatori. Il risultato è stato vedere moltiplicate anacronistiche Camogli, arroccate su di un colle di fronte ad un mare di macchine che escono dallo svincolo di Nervi invece che su un mare di onde come l' originale o, ancora peggio, un proliferare della rapallizzazione / Santamargheritazzione delle colline dove sono state concesse licenze a profusione con nessuna velleità architettonica.
Insomma, questi ultimi decenni sono stati la negazione delle possibilità che avrebbe in se la tecnologia attuale per permettere veramente la realizzazione di buoni interventi mirati a creare architettura sostenibile, svenduta alle esigenze di appiattimento in basso della qualità generale di un costruire classico che, al massimo, può affondare le sue origini negli anni '40 dello scorso secolo.
Che ci si liberi da arroganti burocrati e che si trovi invece nell' innovazione una possibilità di lasciare un segno migliorativo delle capacità dell' uomo anche contemporaneo. Ma purtroppo questa prassi in Italia sembra essere in genere un problema diffuso. Abbiamo troppe antichità da difendere e alla fine non riusciamo a discernere tra antichità, reale esempio di cultura e civiltà, e reale e orrido vecchio, semplicemente da eutanasia.

Ai posteri l' ardua demolizione!

INTERESSANTE PER FARSI UN'IDEA DELLE VERE CASE CONTADINE LIGURI:

http://www.larici.it/itinerari/italia/arch_contadina/ponente/index.htm

http://www.fontanarossa.net/architettura.htm

http://www.eurarc.com/bibliografie/bib/spalla.pdf

venerdì 8 dicembre 2006

Altro che tre piccoli porcellini!

Costruire case con struttura in paglia è una vecchia tecnica che si è evoluta soprattutto negli ultimi decenni. Il sito che qui segnalo spiega le tecniche attualmente in uso per costruire case con un materiale così economico e allo stesso tempo ecologico e con ottime capacità. Utilizzando strutture in legno lamellare è possibile realizzare anche strutture antisismiche che comunque grazie al minimo carico delle murature risultano particolarmente convenienti.
Per gli amanti del feng shui, per chi rispetta e crede nella potenzialità della natura... insomma una filosofia che abbina modernità e tradizione ad ecologia e tecnica.

DA CLICCARE ASSOLUTAMENTE: www.laboa.org
http://www.youtube.com/watch?v=C641PMffLrM